Il corso di laurea magistrale in Scienze per la Cooperazione e lo Sviluppo favorisce l'acquisizione di una conoscenza interdisciplinare avanzata delle scienze sociali che si occupano della teoria e della pratica dello sviluppo, con particolare riferimento al dibattito contemporaneo sullo sviluppo alternativo e sul dopo-sviluppo. Il percorso formativo intende potenziare la capacità di analisi critica e non eurocentrica dei rapporti fra processi globali e processi locali, sia per l'interpretazione delle formazioni socio-economiche e politico-istituzionali dei paesi in via di sviluppo; sia per la comprensione delle specificità ambientali, culturali e storiche di ambiti territoriali circoscritti (in aree periferiche e centrali). L'obiettivo è quello di dotare gli studenti di un approccio metodologico relazionale alla pratica dell'intervento, finalizzato a valorizzare il ruolo degli attori sociali e della partecipazione democratica nella progettualità per lo sviluppo.
Il profilo del laureato
L'obiettivo è quello di formare le seguenti figure professionali:
L'agente di sviluppo locale, esperto con particolare riferimento a programmi e piani socio-economici di sviluppo regionale e locale che ha il compito di promuovere lo sviluppo socio-economico di un sistema territoriale, come dipendente o come consulente di soggetti istituzionali (vari livelli della pubblica amministrazione) e sociali (associazioni profit e no profit, organizzazioni non governative) operanti nel territorio. In collaborazione con altre figure professionali, contribuisce a formulare, organizzare e gestire programmi intersettoriali di sviluppo socio-economico e culturale. Può svolgere la professione di consulente esterno o dirigente di agenzie di sviluppo locale e di società private che offrono consulenza alla pubblica amministrazione, alle organizzazioni non governative e del terzo settore, alle istituzioni educative, al sistema della cooperazione sociale e culturale.
L'agente di sviluppo per la cooperazione o cooperante, figura professionale che opera all'interno dei progetti di cooperazione, sviluppo e solidarietà, con compiti di responsabilità tecnica, organizzativa e gestionale. Svolge funzioni di studio, analisi e reporting di carattere interdisciplinare in settori (sicurezza alimentare e sviluppo rurale, miglioramento della condizione femminile, aiuti alimentari ed umanitari, realizzazione di programmi educativi sui temi dello sviluppo, anche in ambito scolastico: promozione di scambi culturali tra l'Italia e i paesi in via di sviluppo) contesti diversi (contesti locali e/o in paesi in via di sviluppo). Può svolgere funzioni dirigenziali o di consulenza nelle istituzioni nazionali e internazionali che operano per lo sviluppo, la cooperazione (economica, sociale e culturale; decentrata e internazionale) e per l'aiuto ai paesi in via di sviluppo: Pubblica Amministrazione alle diverse scale (Ministeri, Agenzia per la cooperazione, Uffici per la cooperazione decentrata di Regioni, Province e Comuni); nelle Organizzazioni Internazionali e nelle loro agenzie specializzate e delegazioni regionali (come Nazioni Unite, FAO, UNICEF); all'interno dei progetti di cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari Esteri; nelle organizzazioni non governative (ONG), nel terzo settore, nelle Camere di commercio e organizzazioni di categoria.
L'agente di sviluppo per l'integrazione sociale e la mediazione culturale, figura esperta che svolge funzioni di quadro dirigente della pubblica amministrazione a livello locale per l'allestimento di iniziative di tutela dei diritti di cittadinanza, di integrazione multiculturale e per l'accesso ai servizi da parte degli immigrati, sia in situazioni ordinarie (scuole) sia in situazioni di emergenza (centri di accoglienza, campi profughi). Svolge funzioni di studio, analisi e reporting di carattere interdisciplinare.
Può svolgere la professione di consulente esterno o dirigente di agenzie di sviluppo e di società private che offrono consulenza alla pubblica amministrazione, alle organizzazioni non governative e del terzo settore, alle istituzioni educative, al sistema della cooperazione sociale e culturale, a strutture e centri di accoglienza, integrazione e mediazione socio-culturale.
Le competenze acquisite dai laureati magistrali permettono inoltre l'accesso a master universitari di secondo livello e al terzo ciclo di studi (scuole di specializzazione e dottorati di ricerca). La Laurea Magistrale in Scienze per la Cooperazione e lo Sviluppo consente, inoltre, in base alle norme attualmente vigenti, di sostenere l'esame di Stato per l'abilitazione all'esercizio della professione di dottore agronomo e dottore forestale.
Requisiti di accesso
Per essere ammessi al corso di laurea magistrale in Scienze per la Cooperazione e lo Sviluppo occorre essere in possesso di laurea o diploma universitario di durata triennale - ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero e riconosciuto idoneo - che soddisfi i requisiti curriculari considerati indispensabili per seguire con profitto il percorso formativo. Il possesso dei requisiti curriculari è considerato prioritariamente soddisfatto per i laureati nella classe delle lauree in Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace (L-37 ex D.M. 270/04, ovvero nella classe 35 ex D.M. 509/99). Il possesso dei requisiti curriculari è inoltre considerato soddisfatto anche per i laureati nelle seguenti classi di laurea ex D.M. 270/04, ovvero nelle rispettive classi equivalenti ex D.M. 509/99:
• L-1 Beni culturali
• L-5 Filosofia
• L-6 Geografia
• L-11 Lingue e culture moderne
• L-12 Mediazione linguistica
• L-15 Scienze del turismo
• L-16 Scienze dell'amministrazione e dell'organizzazione
• L-18 Scienze dell'economia e della gestione aziendale
• L-19 Scienze dell'educazione e della formazione
• L-20 Scienze della comunicazione
• L-21 Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale
• L-25 Scienze e tecnologie agrarie e forestali
• L-26 Scienze e tecnologie agro-alimentari
• L-32 Scienze e tecnologie per l'ambiente e la natura
• L-33 Scienze economiche
• L-36 Scienze politiche e delle relazioni internazionali
• L-39 Servizio sociale
• L-40 Sociologia
• L-41 Statistica
• L-42 Storia.
I laureati in classi di laurea triennali diverse da quelle sopra menzionate, così come i laureati in possesso di diploma di laurea conseguito secondo l'ordinamento previgente al D.M. 509/99, possono essere ammessi al corso di laurea magistrale in Scienze per la Cooperazione e lo Sviluppo previo accertamento del possesso dei requisiti curriculari da operare sulla base dei criteri definiti nel Regolamento didattico del Corso di Studio.
Per tutti i candidati di cui si sia preliminarmente accertato il possesso dei requisiti curriculari, l'ammissione al corso di laurea magistrale prevede altresì la verifica dell'adeguatezza della personale preparazione attraverso modalità (valutazione del curriculum studiorum e di altri eventuali titoli, test o colloqui individuali) in conformità ai criteri stabiliti nel Regolamento didattico del Corso di Studio e ulteriormente esplicitate nel bando annuale di ammissione.
Atteso che il Corso di Studio stabilisce il numero dei posti disponibili per ogni anno accademico, i criteri utilizzati per la formazione della graduatoria di ammissione qualora il numero dei candidati ammessi è superiore al numero dei posti programmati sono definiti nel Regolamento didattico del Corso di Studio e riportati nel bando annuale di ammissione.
Gli insegnamenti e la Prova finale
La preparazione interdisciplinare è basata su insegnamenti che afferiscono agli ambiti disciplinari socio-politico, economico, giuridico e storico-geografico.
In ambito sociologico e politologico, si intende fornire: una conoscenza dei problemi legati ai processi di trasformazione sociale globale nell'ambito del rapporto Nord-Sud, con riferimento alla capacità di cogliere, sul piano teorico ed operativo, le dinamiche trasversali capaci di trasformare i conflitti sociali nella progettazione di uno sviluppo per la pace, sia sul piano internazionale sia sul livello locale; la conoscenza specialistica sul funzionamento degli organismi internazionali e degli attori istituzionali che operano nel campo della cooperazione allo sviluppo, interpretandone criticamente le politiche e le pratiche di sviluppo; gli strumenti concettuali, metodologici e tecnici nel campo dell'ideazione, progettazione ed attuazione di programmi e progetti integrati di cooperazione ed aiuto allo sviluppo, oltre che nella gestione, nel monitoraggio e nella valutazione dell'impatto in termini di sostenibilità ambientale e sociale degli interventi di sviluppo, utilizzando concetti e metodologie innovative, con particolare riferimento alle dinamiche migratorie e allo sviluppo rurale; la capacità di progettare, valutare dirigere e gestire gli interventi di sviluppo nel quadro di politiche intersettoriali adeguate e coerenti che gli stessi laureati devono poter contribuire a formulare, in riferimento sia alla stretta relazione tra problematiche economiche, culturali e politiche-istituzionali ed alla tematica della pace, sia all'interazione complessa fra dinamiche internazionali e dinamiche interne specifiche a ciascun contesto, con particolare attenzione agli indirizzi di mainstreaming di genere; alle politiche di pari opportunità e agli orientamenti antidiscriminatori riferiti ai migranti, nelle aree di provenienza e nelle aree di arrivo; alle nuove metodologie di sostenibilità dello sviluppo (ambientale, umana, sociale); alle politiche e alle pratiche anche non istituzionali - di promozione della pace, dei diritti umani e del co-sviluppo attraverso la solidarietà orizzontale. In ambito economico saranno approfonditi temi della moderna microeconomia, di macroeconomia, economia internazionale, politiche commerciali, mercati finanziari ed economia applicata all'analisi dei fenomeni economici e dello sviluppo territoriale. Alcuni approfondimenti riguardano i seguenti ambiti di studio: ruolo e funzionamento delle istituzioni e dei mercati; modelli di crescita economica; valutazione di politiche e programmi; politiche agricole e rurali; metodi di analisi dello sviluppo; statistica economica e sociale, analisi dei fenomeni demografici e uso delle fonti. In ambito giuridico, gli studenti possono acquisire specifiche conoscenze relative alle tematiche del diritto pubblico, su forme e strumenti di garanzia dei diritti fondamentali in una prospettiva comparata e nell'ambito dei rapporti tra ordinamenti nazionali, quello dell'Unione europea, al diritto amministrativo e dell'ambiente In ambito storico-geografico il corso si propone di fornire conoscenze relative alla storia contemporanea, dalla formazione della società di massa alla società post-industriale, privilegiando la storia delle migrazioni, e alla storia dello sviluppo economico e della globalizzazione. Il Corso di Laurea Magistrale prevede l'acquisizione di avanzate abilità linguistiche, scritte e orali, della lingua inglese per le scienze sociali dello sviluppo e della cooperazione. Intende inoltre potenziare l'acquisizione di avanzate competenze e metodologie per la rappresentazione, elaborazione, gestione e presentazione dei dati e della conoscenza sviluppati a supporto dell'e-Government, e-Business, ed e-Society. Ulteriori abilità per l'inserimento nel mondo del lavoro sono acquisite attraveso laboratori orientati alla progettazione per lo sviluppo e la cooperazione. Il Corso di Laurea Magistrale si caratterizza per l'attenzione alla dimensione applicativa della didattica, attraverso l'organizzazione, nell'ambito di ciascun insegnamento, di sessioni dedicate ad esercitazioni, analisi di dati, studi di caso, incontri con esperti e stesura di relazioni. Per meglio rispondere alle proprie esigenze formative, gli studenti possono personalizzare il piano di studio scegliendo insegnamenti, all'interno di gruppi di insegnamenti opzionali offerti dal Corso di Laurea Magistrale, e insegnamenti a scelta libera all'interno dell'offerta erogata dai vari corsi di Laurea Magistrale dell'Università della Calabria. Il tirocinio formativo obbligatorio è finalizzato ad acquisire competenze ed abilità professionali direttamente sul campo, entrare in contatto con le concrete situazioni che si incontrano nel mondo di lavoro, facilitare l'inserimento lavorativo. A conclusione del biennio magistrale, la prova finale, consistente nella stesura e discussione pubblica di un elaborato scritto, è finalizzata a trattare in maniera approfondita, sul piano teorico e/o empirico, argomenti strettamente attinenti gli obiettivi formativi e professionali, in maniera originale e con rigore scientifico (ricognizione e analisi critica della letteratura, metodologia e fonti utilizzate).
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