DISU

Il Dipartimento di Studi Umanistici (DiSU) svolge attività didattica e di ricerca scientifica nell’ambito umanistico. Esso nasce, infatti, dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università della Calabria il I novembre 2012 in applicazione della legge 240/2010. Il dipartimento garantisce lo svolgimento dell’attività di ricerca di 87 professori e ricercatori, nonché 22 dottorandi di ricerca e 8 assegnisti di ricerca. 

 

Attività didattica

Il Dipartimento garantisce una formazione pluridisciplinare a prevalente impostazione umanistica. In questa prospettiva la missione del Dipartimento è fornire capacità analitiche, critiche, comunicative e divulgative tramite lo sviluppo di specifiche competenze di base e applicate, favorire la partecipazione attiva ai processi formativi, sviluppare capacità creative e sperimentali, con l'obiettivo di formare cittadini altamente competenti e consapevoli e di promuovere la cultura della responsabilità e della solidarietà sociale.

L’attività didattica del dipartimento comprende la gestione e la programmazione didattica relativamente a quattro Corsi di Laurea triennale (Comunicazione e DAMS, Filosofia e Storia, Lettere e Beni culturali, Lingue e culture moderne) e otto Corsi di Laurea magistrale (Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione, DAMS, Filologia moderna, Lingue e letterature moderne, Scienze dell’Antichità, Scienze Filosofiche, Scienze Storiche, Storia dell’Arte).

Il DiSU dispone di un laboratorio informatico (CSDIM). La sua Biblioteca di riferimento è la Biblioteca di Area Umanistica, che fa parte del sistema bibliotecario d’Ateneo, e i professori, i ricercatori e gli studenti iscritti a corsi di studio afferenti al DiSU vi hanno libero accesso.

Sono attivi numerosi laboratori di ricerca e di didattica.

 

Attività di Ricerca

La varietà di competenze e interessi dei docenti conferisce al Dipartimento un carattere multidisciplinare che si riflette in un'ampia gamma di linee di ricerca rintracciabile sia nella più generale articolazione delle sezioni che in quella più specifica dei gruppi di ricerca. Sotto il profilo dell’attività di ricerca, i docenti e i ricercatori del DiSU sono organizzati in cinque sezioni: Filologia, letteratura e beni culturali, Filosofia, Filosofie e pratiche della comunicazione e delle arti, Lingue, letterature e scienze del testo Storia.

Il DiSU contribuisce ad arricchire la qualità dell'ambiente di ricerca facilitando lo scambio di conoscenza attraverso seminari di ricerca, interazioni con altre istituzioni accademiche nazionali e estere, organizzando numerosi eventi convegnistici che lo collocano in rilevante posizione nel panorama nazionale e internazionale della ricerca.

I docenti e i ricercatori del Dipartimento hanno dato vita negli anni a numerose riviste: “AIONOS. Miscellanea di Studi Storici” (ISSN: 0581-1643), Bollettino filosofico (fascia A, ISSN: 1593-7178), “Filologia Antica e Moderna” (ISSN: 1123-4059), “Filosofi(e) Semiotiche” (ISSN: 2531-9434), “L’inconscio. Rivista Italiana di Filosofia e Psicoanalisi” (ISSN: 2499-8729), “Rivista Italiana di Filosofia del Linguaggio” (ISSN: 2036-6728), "Archivio per il Vocabolario Storico Italiano" (ISSN: 2611-1292).

 

Dottorato di Ricerca

Il DiSU ha attivato fin dalla sua costituzione il “Dottorato Internazionale di studi Umanistici. Testi, saperi, pratiche: dall’antichità alla contemporaneità“ con l’obiettivo di formare studiosi sia nelle aree più tradizionali che in quelle più nuove dei saperi umanistici (dalle letterature antiche e moderne alla filosofia, dalla filologia alla storia dell’arte, dalla storia all'archeologia, alle discipline della comunicazione e dello spettacolo) secondo una prospettiva "genealogica", che formi una capacità di analisi del presente che individua il debito nei confronti della tradizione e sappia leggere le radici della humanitas cogliendone gli aspetti unitari e la continuità.

Gli iscritti al dottorato hanno l’obbligo di frequentare con assiduità il corso di dottorato di ricerca, di compiere attività di studio e di ricerca nell’ambito delle strutture all’uopo destinate e di presentare annualmente al Collegio dei docenti una relazione sull’attività di ricerca svolta.

Il piano di formazione scientifica dei dottorandi prevede una pluralità di esperienze didattiche e di ricerca, articolate in attività generali comuni e obbligatorie, ed attività specifiche del dottorando.

In relazione agli sbocchi occupazionali e professionali, il dottorato fornisce competenze che possono essere spendibili sia nella ricerca scientifica, sia in settori dell’organizzazione culturale promossa da enti pubblici e privati. L'alta qualificazione raggiunta al termine del dottorato, infatti, permetterà ai dottori di ricerca di applicare le competenze scientifiche acquisite in università, nonché in enti pubblici e privati, così come di prestare efficacemente opera di tutela e valorizzazione dei saperi, delle tecniche, dei “beni culturali”; questi ultimi intesi non solo in senso materiale, ma nella loro accezione più ampia.